Nell’articolo di oggi trattiamo il tema dell’arbitrato commerciale internazionale, fornendo alcune informazioni di base e di carattere generale destinate alle imprese.
Che cos’è un arbitrato commerciale internazionale
L’arbitrato commerciale internazionale è un metodo di risoluzione delle controversie commerciali tra persone fisiche e giuridiche aventi sede in Paesi diversi.
Si tratta di uno strumento previsto dalla legge di quasi tutti gli ordinamenti nazionali.
Nello specifico, si tratta di una misura percorribile in via alternativa rispetto alla lite davanti al giudice statale. Infatti, le parti che stipulano un accordo commerciale possono scegliere liberamente di concordare su una clausola arbitrale, prevedendo il ricorso nel caso di controversia derivanti dal contratto ad un arbitro e non ad un giudice.
La decisione emessa dall’arbitro al termine del procedimento (il “lodo arbitrale”) è vincolante (“binding”) per le parti in causa e potrà essere oggetto di esecuzione forzata (“enforcement”).
Come si concorda sull’ arbitrato come metodo di risoluzione delle controversie
L’arbitrato va previsto nel contratto tramite una specifica clausola arbitrale nella quale si stabilisce l’eventuale ricorso all’arbitrato nel caso di lite.
La clausola va redatta con attenzione partendo dai modelli proposti da ciascuna istituzione arbitrale eventualmente adattati al caso specifico (mai copiare clausole sbagliate da altri contratti).
Viceversa, qualora le parti non abbiano previsto nulla nel contratto, è sempre possibile ricorrere successivamente ad un arbitrato attraverso il ricorso ad un cd compromesso, cioè attraverso un accordo specifico nel quale le parti convengono di procedere in arbitrato per risolvere la controversia tra essi insorta. Va però rilevato che in caso di lite è raro che le parti, che già erano in contrasto, si accordino su una simile scelta.
Per tale ragione è necessario valutare attentamente in sede di stesura e negoziazione del contratto l’opportunità di inserire fin da subito una clausola arbitrale.
Quali sono i pro e contro dell’arbitrato?
Tra i “pro”:
i- I Tempi di norma più rapidi di risoluzione della controversia rispetto alla giurisdizione statale;
ii- La Maggiore competenza degli arbitri: gli arbitri sono di norma scelti tra esperti nella materia oggetto dell’arbitrato commerciale (ad esempio nel diritto della distribuzione commerciale);
iii-La Riservatezza del procedimento: è previsto un obbligo di segretezza dai regolamenti delle principali istituzioni arbitrali di riferimento;
iv-La Riconoscibilità del lodo arbitrale nel Paese della controparte: una volta ottenuto il lodo arbitrale si potrà procedere all’esecuzione forzata nei confronti della parte soccombente in un vasto numero di Paesi in forza della Convenzione di New York del 1958 per il riconoscimento e l’esecuzione delle sentenze arbitrali straniere (la “Convenzione di New York”), che costituisce uno strumento fondamentale dell’arbitrato internazionale. La Convenzione di New York ad oggi è stata infatti ratificata da ben 162 Paesi nel mondo, tra i quali l’Italia.
Tra i “contro” va evidenziato il maggior costo dell’arbitrato rispetto ad una lite davanti ad un giudice statale, differenza che può essere notevole, a seconda delle istituzioni arbitrali alle quali ci si rivolge e che lievita in relazione a:
i-valore della lite (in pratica dipende dall’ammontare della controversia);
ii-numero degli arbitri scelti nella clausola arbitrale (ognuno ha diritto ad un compenso);
iii-costo di amministrazione dell’arbitrato applicato dall’ istituzione arbitrale scelta.
A tali costi si aggiungono i costi dei legali come nel giudizio ordinario.
Da rilevare poi la necessità di avere una certa esperienza in questo ambito o, perlomeno, di disporre di legali esperti in materia che possano ben assistere e consigliare prima, durante e dopo il procedimento. Non essendo una procedura “amichevole” ma un vero e proprio “processo privato”, che porta ad una sentenza esecutiva, occorre prestare la massima attenzione ad ogni fase del giudizio arbitrale per evitare errori e perdere diritti.
Per fornire alternative di costo più convenienti per le PMI e le controversie di minor importo diverse istituzioni arbitrali offrono procedure semplificate, accelerate, con un singolo arbitro, per le controversie di minore valore come ad esempio l’ICC (International Chamber of Commerce) che ha introdotto nel 2017 la c.d. Expedited Procedure per le controversie inferiori a 2 milioni di dollari. In Italia, cfr ad esempio, l’arbitrato rapido della Camera Arbitrale del Piemonte per controversie di valore fino a 150.000,00 euro.
Si evidenzia che la scelta dell’istituzione arbitrale, il numero degli arbitri ed il tipo di procedura specifica, da scegliere nel contratto, vanno condotte con estrema attenzione, dietro consiglio di un legale esperto, durante la negoziazione e prima della sottoscrizione del contratto. Il legale dovrà infatti procedere ad una valutazione approfondita sulla scelta dell’istituzione arbitrale caso per caso (incluso l’esame del Regolamento applicato), tenendo presenti i relativi costi, la corretta modalità di stipula del contratto e della clausola arbitrale per la sua piena validità e la possibilità di ottenere con successo l’esecuzione forzata del lodo arbitrale nel Paese della controparte.
Marcello Mantelli
Avvocato in Milano e Torino