Arbitrato: introdotta dalla Camera Arbitrale di Milano una procedura semplificata per la risoluzione delle controversie

Il 1° luglio 2020 è entrata in vigore la procedura semplificata di arbitrato della Camera Arbitrale di Milano (CAM), con lo scopo di velocizzare i tempi e soprattutto di diminuire i costi della procedura.

Queste le principali novità (riportate nel Regolamento arbitrale, in particolare all’Allegato D al Regolamento):

i- applicazione della procedura semplificata per i procedimenti instaurati dopo il 1° luglio 2020 qualora il valore della domanda non ecceda i 250mila euro e qualora non sia espressa volontà contraria da alcuna delle parti;

ii- applicazione, altresì, della procedura semplificata per tutti i procedimenti senza alcun limite di valore, qualora le parti abbiano fatto espresso riferimento a questa tramite clausola arbitrale espressa o qualora si siano accordate successivamente (fino allo scambio degli atti introduttivi del procedimento);

iii- introduzione di un arbitro unico a cui viene affidata la decisione della controversia;

iv- tempi ridotti e previsioni volte ad accelerare in maniera significativa il procedimento (“le parti possono depositare, oltre agli atti introduttivi, una sola ulteriore memoria, nel termine a tal fine assegnato”, inoltre l’arbitro fissa un’unica udienza e il lodo definitivo deve essere depositato entro tre mesi dalla data di costituzione del tribunale arbitrale, così riducendo il termine di sei mesi previsto dalla procedura ordinaria);

v- costi sensibilmente ridotti, secondo il tariffario previsto all’Allegato E al Regolamento, il quale riporta, a titolo esemplificativo, come per una controversia del valore massimo di 50mila euro, la procedura ordinaria prevede costi per la Camera Arbitrale di Milano di € 1.000 e per l’arbitro unico compresi tra 1.500 e 2.500 euro, mentre la procedura semplificata prevede per la CAM un costo di € 500 e per l’arbitro unico un costo tra 1.000 e 2.000 euro.

Ancora, per una controversia dal valore compreso tra 500mila e 1milione di euro, la procedura ordinaria prevede costi per la CAM di 12mila euro e per l’arbitro unico tra 40mila e 70mila euro, mentre la procedura semplificata prevede per la CAM un costo di 9mila euro e per l’arbitro unico costi compresi tra 12mila e 18mila euro, evidenziando in tal modo un sostanziale risparmio.

Si ricorda che la scelta contrattuale di devolvere le eventuali controversie in arbitrato presenta, tra i vari vantaggi (tra cui tempi di giustizia più rapidi, maggiore stabilità della decisione arbitrale, maggiore flessibilità della procedura in quanto affidata maggiormente alle parti e non solamente al giudice, etc.), la fondamentale possibilità di riconoscere il lodo arbitrale in ben 165 Paesi del mondo firmatari della Convention on the Recognition and Enforcement of Foreign Arbitral Awards (New York, 1958).

In conclusione, alla luce delle modifiche così introdotte, le parti potranno valutare l’opzione, se ritenuta più adatta alle proprie esigenze, di devolvere le controversie ad un arbitro unico, seguendo la procedura semplificata e ottimizzando in tal modo non soltanto i tempi per giungere ad un lodo – si stima una riduzione di circa 6 mesi rispetto ai 10/12 mesi previsti con la procedura ordinaria – ma anche i costi, ridotti in media del 30%.

Marcello Mantelli
Avvocato in Milano e Torino

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