Commercio internazionale ed emergenza sanitaria: buone opportunità per il settore agroalimentare Made in Italy

I dati registrati nel corso del 2020 mostrano una chiara contrazione degli scambi commerciali internazionali, dovuta alla crisi sanitaria così come alle misure di lockdown adottate a livello globale.

Malgrado il forte impatto su tutti i principali settori commerciali, l’agroalimentare ha mostrato buoni segni di resistenza alla crisi, registrando soprattutto nel I trimestre risultati positivi. Rispetto al 2019, tra gennaio e giugno, il valore delle esportazioni agroalimentari dell’Ue è stato pari a 90.2 miliardi di euro (+ 3%), mentre il valore delle importazioni è aumentato a 62.7 miliardi di euro (+ 2,5%).

Risultati in particolare positivi per l’Italia, i cui prodotti Made in Italy maggiormente esportati consistono in olio (con una crescita del 9,2% dovuta alle maggiori vendite negli Stati Uniti), condimenti e spezie, nonché pasta, riso e farina (questi ultimi con una crescita del 29% sempre grazie alle vendite negli States).

Ottimi risultati anche per l’export di vino italiano, i cui risultati hanno permesso all’Italia di conquistare il primato di primo paese esportatore di vini a livello globale negli Stati Uniti, superando anche la vendita di vini francesi.

Sebbene la Pandemia abbia colpito duramente il commercio internazionale, buone ipotesi di ripresa si prospettano dunque per l’Italia con riguardo al settore agroalimentare. Le opportunità riguardano soprattutto il mercato USA, all’interno del quale i prodotti Made in Italy potranno godere dell’assenza di extra-dazi, potendo in tal modo guadagnare importanti quote di mercato.

In conclusione, oltre alla necessaria valutazione circa il mercato di destinazione dei beni agroalimentari, il consiglio pratico in un periodo così delicato è quello di negoziare il rapporto contrattuale tramite condizioni chiare in cui sia indicata una specifica clausola di forza maggiore redatta appositamente per la situazione emergenziale in corso (per un esempio pratico, si veda la nuova clausola della Camera di commercio internazionale precedentemente analizzata su questo blog).

Luca Davini
Avvocato in Milano e Torino

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