Lo scorso 6 novembre a Bruxelles l’Unione Europea e la Repubblica Popolare Cinese hanno concluso un accordo storico: 100 indicazioni geografiche europee (Ig) verranno protette da imitazioni e frodi in Cina. In cambio 100 Ig cinesi verranno reciprocamente tutelate nel mercato europeo.
Si tratta di uno dei maggiori successi dell’agricoltura europea con oltre 3 300 denominazioni UE registrate come indicazione geografica protetta (IGP) o denominazione di origine protetta (DOP) che rappresentano prodotti tipici caratterizzati da garanzie di qualità uniche legate all’origine ed alle competenze tradizionali.
Il mercato cinese rappresenta già oggi la seconda destinazione per l’export europeo (12,8 miliardi il volume dell’ultimo anno) nonché la seconda destinazione delle esportazioni di prodotti protetti come indicazioni geografiche. Con il recente accordo la crescita della domanda di prodotti di elevata qualità da parte della middle class cinese (un mercato ormai da oltre 400 milioni di consumatori) è destinata a crescere ulteriormente.
Tra i 26 prodotti italiani “coperti” dall’accordo troviamo 14 vini (Asti, Barbaresco, Bardolino superiore, Barolo, Brachetto d’Aqui, Brunello di Montalcino, Chianti, Prosecco Conegliano-Valdobbiadene, Dolcetto d’Alba, Franciacorta, Montepulciano d’Abruzzo, Soave, Toscano e Vino nobile di Montepulciano), sette formaggi (Asiago, Gorgonzola, Grana Padano, Mozzarella di Bufala campana, Parmigiano Reggiano, Pecorino Romano, Taleggio), tre salumi (Bresaola della Valtellina, Prosciutto di Parma e San Daniele), più Aceto Balsamico di Modena e Grappa.
Invece tra i marchi europei di qualità spiccano per notorietà il Cava spagnolo e lo Champagne francese, la Feta greca e l’Ouzo, il whiskey irlandese e quello scozzese (noto come whisky o scotch), la birra Münchener tedesca, la Wodka polacca, il Porto, e il Queso Manchego.
Per contro, 100 Igp cinesi saranno tutelate in Europa: tra le quali ci saranno una serie di the (come quelli verdi di Wuyuan e Songxi), l’aglio di Pizhou, lo zenzero e la cipolla di Anqiu, il kiwi rosso di Cangxi, la pera di Jinxhou, il riso di Wuchang, i funghi Xixia e quelli neri di Dongning, l’anatra salata di Nanjing, la patata Wuxi, le bacche Goji di Jinghe.
L’accordo dovrebbe entrare ufficialmente in vigore entro la fine del 2020 dopo l’approvazione finale del Parlamento europeo e del Consiglio.
Una risposta europea ai dazi di Trump?
Avv. Marcello Mantelli
Avv. Massimiliano Gardellin
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