Da dicembre 2019 il Parlamento europeo ha approvato l’accordo con il quale si sigla una importante partnership tra Unione Europea e Giappone, sia sul fronte della cooperazione internazionale, che su quello economico.
Da un lato, infatti, l’accordo “strategico” mira a creare un dialogo e soprattutto una cooperazione tra Ue e Giappone per quanto riguarda importanti temi, tra cui la sicurezza pubblica, l’ambiente, la circolazione delle persone e le necessità sociali e occupazionali.
Dall’altro lato, l’accordo “economico” ha lo scopo di creare una zona commerciale di ben 635 milioni di persone, con un PIL pari ad un terzo di quello mondiale.
Nello specifico, per la realizzazione di tale ambizioso scopo, i punti salienti consistono soprattutto in:
– eliminazione dei dazi doganali, in particolare per quanto riguarda i prodotti agroalimentari esportati dalla Ue in Giappone (soprattutto il formaggio, basti pensare che le richieste del Giappone dei soli formaggi stagionati italiani valgono 30 milioni di euro nel 2019 per volumi pari a 3 mila tonnellate);
– indicazioni geografiche: viene previsto il riconoscimento in Giappone di 200 prodotti Ue con indicazioni geografiche (su modello dell’accordo concluso tra Cina e Ue allo stesso fine);
– diritti di proprietà intellettuale;
– protezione dei dati;
– sviluppo sostenibile.
Alla luce di quanto esposto, i già proficui scambi intercorrenti tra Unione europea e Giappone sono destinati a crescere ulteriormente. Il consiglio pratico, nel concludere affari con partners giapponesi, è dunque quello di prestare particolare attenzione al presente periodo di emergenza sanitaria, proponendo al partner fin dall’inizio della relazione commerciale contratti completi, fatti su misura in base alle esigenze aziendali e al contesto specifico legato alla Pandemia.
Luca Davini
Avvocato in Milano e Torino
#focusGiappone #contrattiinternazionali #venditainternazionale #distribuzioneinternazionale #fareaffariinsicurezza #commerciointernazionale #partnershipUeGiappone