Smart cities in Thailandia: annunciate 100 città intelligenti entro il 2022, ottime opportunità per le imprese italiane.

Dopo Neom, ambizioso progetto di smart city dell’Arabia Saudita di cui abbiamo parlato sul nostro blog in precedenza, un altro governo intende rivoluzionare il proprio assetto urbano investendo ingenti risorse nelle città intelligenti: è il governo della Thailandia ad annunciare ufficialmente che verranno costruite 100 smart cities in 77 provincie del paese entro il 2022.

Bassa disparità di sviluppo, equa distribuzione della ricchezza e migliore qualità della vita gli obiettivi dichiarati da “Smart City Thailand”.

In generale il governo metterà a disposizione finanziamenti importanti per sviluppare progetti innovativi e tecnologici all’avanguardia con i più importanti standards internazionali.

Inoltre, per facilitare la partecipazione delle società estere il governo ha già istituito misure vantaggiose per società private estere, come per esempio l’esenzione di imposta sul reddito e l’esenzione fiscale sui macchinari importati.

Le possibilità per le aziende italiane appaiono enormi. Sette i settori maggiormente interessati in cui le nostre aziende potranno mettere a disposizione del governo thailandese il proprio know how: smart economy, smart mobility, smart energy, smart living, smart people, smart governance e smart enviroment.

Le aziende interessate potranno reperire ulteriori informazioni tramite il link delle guidelines del progetto, ma soprattutto seguire le nuove opportunità che il governo lancerà nei prossimi mesi monitorando il link ufficiale del programma nazionale.

Questo genere di operazioni devono essere sempre supportate da adeguate strategie legali: ad esempio, sarà opportuno tutelare, già nella fase preliminare al perfezionamento di accordi commerciali che dovessero comportare il trasferimento di tecnologia e/o di know how, i propri “segreti commerciali” utilizzando documenti precontrattuali quali la lettera di intenti o i non disclosure agreement.

Avv. Luca Davini
Avv. Massimiliano Gardellin

#affariinternazionali #contrattiinternazionali #fareaffariinsicurezza

Condividi su:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*